Mastropietro

La mia storia comincia con Pietro, il mio bisnonno, nato nel 1878, piccolo proprietario terriero, è definito un “casariciotto”,ovvero il contadino che vende in proprio, piccolo nelle dimensioni aziendali, due ettari di vigneto e un ettaro di oliveto, ma commerciante di se stesso, poi Alfredo, mio nonno, nato nel 1907, il quale allarga un po l’azienda, acquistando circa mezzo ettaro di vigneto in una delle zone più qualitative del nostro territorio, il colle di Cascaglione, arriviamo con lui agli anni sessanta, a questo punto la generazione di mio padre, Pietro, nato nel 1940, in quegli anni di boom economico ci sono attività lavorative più certe e remunerative e quindi a livello familiare avviene un parziale abbandono dell’attività agricola che viene riconcepita come reddito di supporto non prevalente. Arriviamo allo scrivente Alfredo, nato nel 1966, nel 1988, forse per assecondare delle necessità familiari e certamente con il sostegno della stessa, ripropongo l’agricoltura come attività prevalente ad oggi sono nove gli ettari di vigneto e 4 di oliveto, un “casaricciotto moderno” ma pur sempre un casaricciotto.

L’azienda Alfredo Mastropietro viticoltore, è un’azienda certificata biologica è ha la sua piccola missione nel riproporre i vini della tradizione sanvitese esaltandone la loro tipicità.

L’Uvapane, ovvero il Bellone in purezza, il bianco tipico per eccellenza, macerato in buccia a bassa temperatura per 48 ore, è un bianco che ha nella struttura il suo punto di forza, l’Ottonese altro bianco tipico è un cugino prossimo dell’Uvapane ha rispetto a quest’ultimo una connotazione aromatica un po più marcata, risulta più fresco al palato, macerato in buccia anch’esso, il Cesanese, nella sua interpretazione più classica, ovvero passito in pianta, può avere a seconda delle annate un retrogusto amaricante che lo rende particolarmente piacevole nel fine pasto, infine un vezzo, il Terre Rosse, un taglio bordolese, Cabernet Sauvignon e Merlot, una piccola scommessa che è stata premiata al vinitaly 2002, con l’annata 2000.

Con la speranza di non aver tediato il lettore, un invito ad assaggiare i miei prodotti per riscoprire, profumi, sapori, sensazioni, di una viticoltura del passato che vorrei continuare a far vivere.

ALFREDO MASTROPIETRO